giovedì 13 dicembre 2012

Crisi: per Grecia l'inverno piu' lungo, rinascita o deriva

Tra politici, analisti e giornalisti, c'e' chi vede barlume luce

10 dicembre, 18:04

(dall'inviato Patrizio Nissirio) (ANSAmed) - Atene, 10 dic - "Sarà un inverno decisivo. La Grecia potrà iniziare a rinascere, oppure potrebbe prendere una strada non europea, abbracciando il populismo. Lo vedremo, io sono in egual misura ottimista e pessimista". Alexis Papachelas, direttore dell'edizione in inglese di Kathimerini, diventato il principale quotidiano greco, riassume così le attese dei greci, parlando con un gruppo di colleghi europei.

E ad Atene, in maniera appena sussurrata, qualcuno inizia a dire che si intravede la luce alla fine del tunnel, pur con tutte le cautele del caso. Nel giorno in cui si completa il vitale riacquisto a prezzi scontati dei bond, fondamentale per tagliare il debito e ricevere la nuova tranche di aiuti, i greci sono comunque a terra. Dopo 5 anni di recessione, la disoccupazione ha rotto ogni argine, le tasse aumentano, il riscaldamento è diventato un lusso per molti, curarsi e preparare la cena diventa sempre più difficile.

"La Grecia è molto brava ad arrivare ad un passo dall'autodistruzione, ma si ferma sempre sull'orlo del baratro - spiega Papachelas -. L'abbiamo fatto spesso nella nostra storia recente. Ma con questi pesanti sacrifici, se le cose vanno bene, ci saranno vantaggi per l'economia e per la crescita del Paese".

Il direttore del quotidiano sostiene che "i greci devono sentire da questo governo almeno una cosa che è andata bene.

Serve una vittoria contro l'evasione fiscale, un grosso investimento estero, un dato positivo da spendere. Vogliono vedere la luce alla fine del tunnel".

Colpo di stato all'orizzonte?, si chiedono alcuni. Ma Papachelas a chi gli chiede di una possibile deriva del populismo che alimenta l'estrema destra, risponde: "solo se ci fosse un'uscita catastrofica dall'Europa, questo sarebbe un pericolo. Ma al momento è stata scongiurata".

Dove si respira un'aria di determinazione è al ministero dello Sviluppo. "Abbiamo fatto tantissimo e molto ancora faremo, in termini di conti da rimettere a posto e riforme strutturali.

E ricordiamoci che questa è la sfida di un'intera generazione, una sfida che siamo condannati a vincere", spiega un alto responsabile, ricordando che la Grecia ha guadagnato ben 22 posti in un solo anno nell'indice di competitività della Banca mondiale, passando al 78.mo posto dal 101.mo. "Stiamo lanciando il messaggio che la Grecia non è un paese sovietico, siamo aperti al business", aggiunge la fonte.

Ancora più convinto che la strada giusta sia stata imboccata é George Tsopelas, direttore dell'ufficio ateniese della società di consulenza McKinsey. Insieme alla Sev (la confindustria greca) e all'unione della banche, McKinsey ha condotto un ampio studio alla fine del quale ipotizza che, grazie alle riforme strutturali, alla Grecia basterà tornare a un livello di investimenti pre-crisi (ovvero aggiunge 'solo' 16 mliardi all'anno rispetto ai livelli attuali, per dar vita a una sostenuta ripresa economica. "Ma i prossimi sei mesi saranno cruciali", ammette. Nemmeno i più ottimisti si sbilanciano, mentre i greci affrontano i loro inverno più lungo. (ANSAmed).
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La situazione in Grecia è gravissima . L'Euro e l'Europa hanno distrutto irrimediabilmente una Nazione , la sua storia , il tessuto sociale , dopo cinque anni di sangue e lacrime di sacrifici che nessun governo onesto si sognerebbe di chiedere al propio popolo i vertici politici continuano ad insistere sulla strada della distruzione ,coprendosi dietro la polizia per non essere linciati dal popolo , che ormai per oltre il 50% non ha i soldi neanche per scaldarsi dal gelido inverno . Si teme sia imminente un colpo di stato , propio nel Paese dove nascono i primi regimi democratici che ispirano oggi tutti i Paesi Occidentali o in alternativa la decisione di uscire dall'Europa ( più auspicabile rispetto alla prima alternativa ). Il Regime Europeo controlla l'informazione dei media e non fa trapelare la verità di ciò che succede realmente in questo Paese , precursore in negativo di ciò che avverrà sistematicamente in altri Paesi Europei . Purtroppo le popolazioni tenderanno ad opporsi a      questo regime Europeo strozzino ed assassino quando ormai i danni perpetrati saranno catastrofici.

                                                                                                                      UMANIBLOG















                                                                                                                                                                         

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