Dal 14/05/2011 il tasso di usura si determina così:
Tasso
medio x 1,25 + 4 (e deve valere: tasso usura - tasso medio è minore
di 8).Fonte:
www.bancaditalia.it
Mutui con garanzia ipotecaria
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a tasso fisso
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5,51
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10,8875
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Mutui con garanzia ipotecaria
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a tasso variabile
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4,34
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9,4250
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Categorie di operazioni
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Importo in Euro
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Tassi medi
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Tassi usura
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Aperture di credito in c/c
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fino a 5.000
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11,24
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18,0500
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Aperture di credito in c/c
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oltre 5.000
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9,93
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16,4125
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Scoperti senza affidamento
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fino a 1.500
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14,48
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22,1000
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Scoperti senza affidamento
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oltre 1.500
|
14,30
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21,8750
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Crediti personali
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-
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12,34
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19,4250
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Altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese
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-
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10,79
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17,4875
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Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
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fino a 5.000
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12,43
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19,5375
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Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
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oltre 5.000
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11,69
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18,6125
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Credito finalizzato all'acquisto rateale
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fino a 5.000
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12,41
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19,5125
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Credito finalizzato all'acquisto rateale
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oltre 5.000
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10,67
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17,3375
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Credito revolving
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fino a 5.000
|
17,10
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25,1000
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Credito revolving
|
oltre 5.000
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12,08
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19,1000
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Mutui con garanzia ipotecaria
|
a tasso fisso
|
5,51
|
10,8875
|
Mutui con garanzia ipotecaria
|
a tasso variabile
|
4,34
|
9,4250
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La pressione fiscale sulle imprese italiane e’ la piu’ alta d’Europa
Non solo abbiamo una
pressione fiscale
sulle imprese che in percentuale sui profitti è pari al 68,6%, ma
questo dato non ha eguali in tutta Europa e non è riscontrabile nemmeno
tra i grandi paesi industriali extra Ue. Sono questi i risultati emersi
da una elaborazione della CGIA di Mestre su dati della World Bank “
Doing Business 2011″.
“Se, come giustamente dichiara il Presidente di Confindustria Squinzi, la pressione fiscale sulle
imprese italiane è superiore al 68%, rispetto alla media Ue le nostre aziende registrano un carico di
tasse e contributi
pari a 24,4 punti in più. Comunque, niente a che vedere con i 39,4
punti che scontiamo in più rispetto alle aziende canadesi e i 31,3 nei
confronti di quelle del Regno Unito. Rispetto alle aziende statunitensi,
invece, il nostro maggior carico fiscale è di 21,8 punti, che scende a
20,4 quando ci confrontiamo con la media tedesca, per raggiungere i 20
punti quando il confronto è fatto con il dato medio che grava sulle
aziende giapponesi”.
Per il 2012 la situazione rischia addirittura di peggiorare. “E’ vero
– conclude Bortolussi – che è stata introdotta l’Ace ed è stato
alleggerita l’Irap, ma con l’introduzione dell’Imu, il ritocco all’insù
delle
addizionali regionali
Irpef, l’aumento delle accise sui carburanti e l’incremento dell’Iva,
l’Italia rischia di ritrovarsi con un carico fiscale da mettere in
ginocchio anche quei pochi imprenditori che non hanno ancora risentito
della crisi”.
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Per concludere : dai dati raccolti si evince che: I cittadini sono taglieggiati dallo Stato Italiano (in nome del popolo ? Io non credo e voi ? ).
Inoltre utilizza gli scagnozzi ( EQUITALIA ),esattamente come le mafie, per recuperare il credito .
EQUITALIA – Lo Stato contro i cittadini