giovedì 8 novembre 2012

LA GRAVIOLA contro il cancro

LA GRAVIOLA

frutto graviolaIn uno studio, pubblicato sul Journal of Natural Products, si è dimostrato che la graviola è fino a 10.000 (diecimila) volte più potente di alcuni farmaci chemioterapici (Adriamicina).

Dal momento che qualche lettore potrebbe trovarsi in un momento difficile, o essere più sensibile al problema rispetto ad altri, prima di iniziare questo articolo teniamo a sottolineare, e vi invitiamo, a non incorrere in false speranze, noi riportiamo sola la notizia, i test da fare sono ancora molti e tutti da dimostrare quindi alla fine la graviola potrebbe rivelarsi completamente inutile nel combattere il cancro.

Un articolo, apparso sulla pubblicazione mensile dell'Istituto delle Scienze della Salute (gennaio 2001 Vol.5, n. 7), riporta che le società farmaceutiche investono miliardi di dollari sulle sbalorditive ricerche sul naturale killer del cancro.

Si tratta di un albero che cresce nella foresta pluviale dell'Amazzonia nel Sud America, dagli estratti di questa pianta (la graviola) potrebbe essere possibile:

  • combattere in maniera sicura, definitiva e naturale il cancro senza effetti collaterali come la perdita di capelli e/o nausea causate dalla chemioterapia
  • proteggere il sistema immunitario ed eludere infezioni mortali
  • trovare forza e vitalità durante il trattamento
Bisogna tener conto che questo albero anticancerogeno (la graviola), purtroppo, non è ancora stato testato sull'uomo ma alcuni studi, che vengono svolti sin dal 1970 in più di 20 laboratori di analisi, hanno dimostrato che:

  • effettivamente la graviola individua ed uccide le cellule maligne in 12 differenti tipi di cancro, incluso quello del colon, del seno, della prostata, dei polmoni e del pancreas
  • è 10.000 volte più potente nell'uccidere le cellule del cancro del colon dell'Adriamicyn, comunemente usato come farmaco nella chemioterapia
  • selettivamente abbatte ed uccide le cellule cancerogene senza danneggiare le cellule sane, cosa che fa la chemioterapia
Ora la domanda che tutti ci poniamo è per quale motivo non si sia ancora iniziato ad usarla su larga scala, come vedremo la causa sono sempre i soldi.

Intorno al 1990 una grossa società farmaceutica americana inizia ad investire miliardi di dollari nello studio di questa pianta per cercare di sintetizzare due dei più potenti farmaci anticancerogeni.
Perché cercavano di sintetizzarla? semplice, perché le leggi federali stabiliscono che le sostanze naturali non possono essere brevettate. La società in circa sette anni di studi, oltre al tempo, spese molto denaro ma non riusci mai a sintetizzare il farmaco.
Così senza speranze di vendita la società abbandonò il progetto e rifiutò di pubblicare le scoperte.

La nostra fortuna è che un responsabile delle ricerche non accettò questa decisione e rischiando la propria carriera informò la Raintree Nutrition, una società dedita alla raccolta delle piante dell'Amazzonia. Grazie all'informazione ricevuta, la Raintree Nutrition, iniziò ad effettuare le prorprie ricerche sugli studi pubblicati sulla graviola. Scoprì che molti altri gruppi (società farmceutiche comprese) avevano fatto esperimenti sulla graviola. I risultati confortavano le scoperte segrete delle società farmaceutiche; La Graviola fu presentata come il killer delle cellule cancerogene.
Dopo queste pubblicazioni la Raintree Nutrition assunse tribù indiane per salvaguardare e coltivare l'albero.

Le prime menzioni sulla graviola risalgono, addirittura, al 1976 quando l'NCI (istituto nazionale del cancro - USA) incluse la graviola in un programma di analisi della pianta che mostra come le sue foglie ed i suoi rami attaccano e distruggone effetivamente le cellule maligne.

Un'altra ricerca, effettuata negli ultimi anni, svolta dalla Purdue University e supportata dal NCI, prova che le foglie della graviola uccidono le cellule cancerogene tra sei tipi di cellule umane e sono particolarmente efficaci contro le cellule cancerogene della prostata e del pancreas.
In uno studio separato, le ricerche della Purdue mostrano che gli estratti delle foglie della Graviola sono in particolare efficaci nell'isolare e uccidere le cellule cancerogene dei polmoni.

Al momento la graviola è stata testata solo in vitro ed è per questo che non viene ancora ufficialmente riconosciuta e la paura è che purtroppo non verrà mai ufficializzata dal momento che nessuno potrà mai sintetizzarla, e così brevettarla per avere un ritorno economico.
La fortuna è che la graviola, essendo naturale, può essere reperita facilmente e in USA un piccolo gruppo di pazienti e medici la sta usando per combattere il cancro.

Esiste un solo caso storico che ha interessato un dirigente di una società altamente specializzata nel Texas. Una TAC ed una biopsia confermavano che questo dirigente (Daryl) aveva più di 20 tumori nella prostata. Gli fu raccomandato di operarsi, ma Daryl, sotto cura con un comune trattamento convezionale, non poteva andare incontro ad un costo così elevato.
Non voleva soffrire per impotenza ed incontinenza per tutto il resto della sua vita, triste causa dell'operazione. Decise invece di fare una meno invasiva terapia ormonale (per restringere le dimensioni della sua prostata) ed iniziò una rigorosa cura sostituitiva a base di Graviola.
Due mesi dopo, il livello di PSA di Daryl precipitò da 4.1 a 0.00.
Una TAC e diversi altri test a base di raggi gamma, confermarono più tardi che tutte le cellule tumorali della sua prostata erano sparite.

Vi consigliamo, come sempre, a consultarvi con il vostro medico prima di iniziare qualsiasi nuova terapia, specialmente quando si tratta di cancro.
La Graviola è una sostanza completamente naturale senza effetti collaterali a parte un possibile lieve scombussolamento gastrointestinale se preso a stomaco pieno ad alti dosaggi (superiore a 5 gr).

1. Unpublished data, National Cancer Institute. Anon: Nat Cancer 1st Central Files--(1976)
from Napralert Files, University of Illinois, 1995
2. Bioorg Med Chem 8(1):285-90, 2000
3. J Nat Prod 59(2):100-108, 1996
4. Phytochemistry 49(2):565-71, 1998
5. J. Nat Prod 58(6):902-908, 1995

fonti:http://www.naturvitae.com/IT/ERBE/Graviola.php http://www.zea-mays.it/home/formula-caisse/graviola.htm http://www.erboristeriadulcamara.com/public/shopping/dettagli.asp?id=1047 http://www.laleva.cc/alimenti/graviola.html

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