mercoledì 31 ottobre 2012

Stato "strozzino" italiano

Dal 14/05/2011 il tasso di usura si determina così:
Tasso medio x 1,25 + 4 (e deve valere: tasso usura - tasso medio è minore di 8).



Fonte: www.bancaditalia.it

Mutui con garanzia ipotecaria
a tasso fisso
5,51
10,8875
Mutui con garanzia ipotecaria
a tasso variabile
4,34
9,4250


Categorie di operazioni
Importo in Euro
Tassi medi
Tassi usura
Aperture di credito in c/c
fino a 5.000
11,24
18,0500
Aperture di credito in c/c
oltre 5.000
9,93
16,4125
Scoperti senza affidamento
fino a 1.500
14,48
22,1000
Scoperti senza affidamento
oltre 1.500
14,30
21,8750
Crediti personali
-
12,34
19,4250
Altri finanziamenti alle famiglie e alle imprese
-
10,79
17,4875
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
fino a 5.000
12,43
19,5375
Prestiti contro cessione del quinto dello stipendio
oltre 5.000
11,69
18,6125
Credito finalizzato all'acquisto rateale
fino a 5.000
12,41
19,5125
Credito finalizzato all'acquisto rateale
oltre 5.000
10,67
17,3375
Credito revolving
fino a 5.000
17,10
25,1000
Credito revolving
oltre 5.000
12,08
19,1000
Mutui con garanzia ipotecaria
a tasso fisso
5,51
10,8875
Mutui con garanzia ipotecaria
a tasso variabile
4,34
9,4250

La pressione fiscale sulle imprese italiane e’ la piu’ alta d’Europa

Non solo abbiamo una pressione fiscale sulle imprese che in percentuale sui profitti è pari al 68,6%, ma questo dato non ha eguali in tutta Europa e non è riscontrabile nemmeno tra i grandi paesi industriali extra Ue. Sono questi i risultati emersi da una elaborazione della CGIA di Mestre su dati della World Bank “Doing Business 2011″.
“Se, come giustamente dichiara il Presidente di Confindustria Squinzi, la pressione fiscale sulle imprese italiane è superiore al 68%, rispetto alla media Ue le nostre aziende registrano un carico di tasse e contributi pari a 24,4 punti in più. Comunque, niente a che vedere con i 39,4 punti che scontiamo in più rispetto alle aziende canadesi e i 31,3 nei confronti di quelle del Regno Unito. Rispetto alle aziende statunitensi, invece, il nostro maggior carico fiscale è di 21,8 punti, che scende a 20,4 quando ci confrontiamo con la media tedesca, per raggiungere i 20 punti quando il confronto è fatto con il dato medio che grava sulle aziende giapponesi”.
Per il 2012 la situazione rischia addirittura di peggiorare. “E’ vero – conclude Bortolussi – che è stata introdotta l’Ace ed è stato alleggerita l’Irap, ma con l’introduzione dell’Imu, il ritocco all’insù delle addizionali regionali Irpef, l’aumento delle accise sui carburanti e l’incremento dell’Iva, l’Italia rischia di ritrovarsi con un carico fiscale da mettere in ginocchio anche quei pochi imprenditori che non hanno ancora risentito della crisi”.




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Per concludere : dai dati raccolti si evince che: I cittadini sono taglieggiati dallo Stato Italiano (in nome del popolo ? Io non credo e voi ? ).
Inoltre utilizza gli scagnozzi ( EQUITALIA ),esattamente come le mafie, per recuperare il credito .

EQUITALIA – Lo Stato contro i cittadini




















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